Il punto di vista del pediatra omeopata sulle vaccinazioni
L’uso dei vaccini per eliminare le malattie è una pratica introdotta negli Stati Uniti e da lì esportata in tutto il mondo, lasciando a parte le non trascurabili implicazioni economiche della questione (leggi multinazionali dei farmaci), la medicina tradizionale è decisamente favorevole all’uso più largo possibile dei vaccini.
Perché? Le malattie sono concepite come entità a sé stanti, e quelle causate da microrganismi come i virus e i batteri sono considerati come prove evidenti di ciò. Visto il successo della prima vaccinazione di massa, quella contro il vaiolo, e i progressi nel campo dell’immunologia e della biologia, si è pensato di combattere anche le altre malattie infettive facendo terra bruciata intorno agli agenti di queste malattie, privandoli del terreno sul quale si possono riprodurre, sviluppare. Il ragionamento non fa una grinza, se si ragiona solo in termini di malattie e non di persone: o meglio le persone sono considerate ma sempre come potenziali malati.
Quindi per evitare - proposito eccellente - un certo numero di complicanze e di decessi dovuti alle malattie perciò si propone la vaccinazione si introducano, già al terzo mese di vita, nell’organismo del bambino: virus, tossine, parti di DNA, proteine ed altre sostanze di cui si conosce solo l’effetto diretto di stimolazione della risposta anticorpale, ma non si sa nulla sui possibili effetti a lunga scadenza. Sebbene in astratto l’immunità dell’organismo contro certe malattie potrebbe aumentare per mezzo di un vaccino – che è quanto si desidererebbe – la pratica in realtà mostra che l’intero sistema difensivo può risultarne molto indebolito. Osserviamo, ad esempio, un gruppo di bambini apparentemente in buona salute, sviluppare dopo una vaccinazione tutta una serie di infezioni, oppure bambini in cui preesistenti disturbi si aggravano nettamente. Un sistema immunitario indebolito si manifesta spesso con raffreddori cronici, infezioni alle orecchie, bronchiti, mal di gola. L’indebolimento delle difese si potrebbe ascrivere a uno spostamento dal livello dell’immunità cellulare (legata all’attività dei globuli bianchi) al livello dell’immunità umorale (quella legata all’attività anticorpale):Una vaccinazione rinforza l’immunità umorale e indebolisce quella cellulare. Se ciò accade quando il bambino ha solo pochi mesi di vita e la sua immunità cellulare è in via di formazione, la conseguenza sarà una forte diminuzione del suo meccanismo naturale di difesa e una maggiore sensibilità a contrarre infezioni in genere. La maggior parte degli immunologi è dell’opinione che il sistema immunitario dell’organismo se viene spostato troppo dal livello cellulare al livello umorale diventa molto meno efficace e qualsiasi disturbo comincia ad assumere un carattere di cronicità: questo spiega il considerevole aumento della “allergie” nei bambini!
Sta di fatto che i vaccini sono agenti invasivi nel corpo umano. La storia della medicina dimostra che dopo l’utilizzo di un prodotto vaccinale su larga scala, per un periodo sufficientemente lungo, questo provoca danni a numerosi bambini e finisce per essere ritirato dal commercio. Quando la scienza e lo Stato “scoprono” questi effetti dannosi corrono ai ripari: non mettono ovviamente in discussione il principio della vaccinazione e della sua obbligatorietà e tantomeno i metodi di sperimentazione, controllo e distribuzione del prodotto, bensì organizzano una campagna pubblicitaria a sostegno del nuovo prodotto che immetteranno in commercio e ne decantano i sicuri benefici. Per questo motivo il pediatra - omeopata viene sempre più spesso consultato da quei genitori che si sono avvicinati all’omeopatia perché critici nei confronti della medicina tradizionale.
Non si può dire che esista un’opposizione preconcetta da parte dei pediatri omeopati - il concetto di vaccinazione è assimilabile al principio omeopatico del simile che cura il simile, inoltre è innegabile che questo tipo di intervento sanitario abbia contribuito efficacemente a eliminare o per lo meno a ridurre la morbosità di alcune gravi malattie. Le vaccinazioni sono una formidabile arma di prevenzione per le malattie infettive ed una delle grandi conquiste della medicina, hanno un unico difetto sono dei farmaci e vengono iniettati in lattanti a 3 mesi nuovamente a 4 mesi e ancora a 12 mesi. Ora per noi pediatri che abbiamo studiato l’omeopatia e che abbiamo fatto dell’aforisma ippocratico Primum non nocere cioè prima di tutto non nuocere, vuol dire che cerchiamo di usare i farmaci con molta oculatezza, nei casi di estrema necessità per non danneggiare il sistema immunitario dei bambini perché siamo convinti che il vero problema della salute (e i casi della mucca pazza e dell’uranio impoverito ce lo confermano) non è tanto quello di curare le malattie perfezionando sempre di più i mezzi d’intervento (farmacologici e non) bensì quello di arginarne lo sviluppo gestendo il proprio corpo in modo corretto assumendosi in prima persona la gestione della propria salute. Per questi motivi nonostante che da parte dei pediatri tradizionali, delle autorità sanitarie, degli organi di stampa, ci sia un coro unanime di inviti più o meno categorici a far fare ai bambini i vaccini sia obbligatori sia facoltativi, i dubbi e le perplessità sulle vaccinazioni non sono pochi. Anche perché, di solito, sono esposti solo quelli che sono i vantaggi delle vaccinazioni, e gli effetti “collaterali” presi in considerazione da parte della medicina ufficiale sono limitati a quelli direttamente e immediatamente connessi con la malattia contro la quale si vaccina. Non è proprio e solo così!
Nel Giugno del 1999 La FDA (Food and Drug Administration, USA) ha affermato che i bambini che ricevono dosi multiple dei vaccini contenentitiomersal (composto di mercurio) potrebbero essere esposti ad una quantità totale di mercurio che eccede i limiti federali. Il 1° luglio 1999, la FDA ha quindi inviato una lettera ai produttori di vaccini chiedendo la rimozione del tiomersal. Anche l’agenzia europea per la valutazione dei prodotti medicinali (E.N.E.A.) ha sollecitato le industrie farmaceutiche a mettere a punto un vaccino pediatrico senza tiomersal al più presto possibile.
In Italia, i nostri figli ricevono contemporaneamente (dal 1990 due vaccini), oggi, ben 3 vaccini che contengono mercurio, (antipolio iniettabile, Antiepatite B, Antidiftotetanica). Oltre questo i vaccini contengono quantità - seppur infinitesimali, ma farmacologicamente attive - di stabilizzanti (albumina umana = Prioni - che possono trasmettere il morbo della mucca pazza = vedi vaccino Morbillo, Parotite, Rosolia) o antibiotici (kanamicina e streptomicina) che spesso sono necessari per prevenire la crescita batterica e stabilizzare l’antigene. Inoltre i vaccini sono composti da sostanze chimiche chiamate adiuvanti, necessarie perché il vaccino provochi la risposta anticorpale, ma di cui non è chiaro il meccanismo d’azione, anche se è chiaro che senza adiuvanti i vaccini non funzionano (ottimo esempio di medicina scientifica?!). L’adiuvante più usato è l’alluminio, metallo che non possiamo dire proprio innocuo. In diversi casi si possono scatenare reazioni da ipersensibilità verso questi componenti, anche se il più delle volte è ben difficile capire quale sia il componente che ha scatenato la reazione nel ricevente.
Dice Robert Mendelson, eminente pediatra americano, “ la vaccinazione di massa è stata introdotta in modo tanto abile e rapido che quasi tutti i genitori credono che sia il miracolo che farà sparire molte malattie terrificanti del passato. Io stesso ho impiegato vaccini nei primi anni di pratica. Sono poi diventato un irriducibile oppositore della vaccinazione di massa a causa dei numerosi pericoli che ne conseguono. Il soggetto è così vasto e complesso che meriterebbe un libro intero; posso darvi soltanto la conclusione alla quale sono giunto: la vaccinazione di massa rappresenta, per la sua inutilità, la più grande minaccia per la salute dei bambini. “Da Pasteur in poi, le colture indebolite o morte d’agenti patogeni sono state considerate come la base dell’immunità; la credenza voleva che una malattia inoculata da un vaccino in forma debole provocasse nell’organismo la formazione d’anticorpi capaci di opporsi vittoriosamente alla forme attive di malattia. Ora accade che i lavori dello scienziato russo Bochian sul polimorfismo della materia vivente e sull’importanza del terreno riducano a zero quest’ipotesi ….. Bochian è riuscito a produrre partendo da vaccini uccisi, colture vive d’agenti patogeni. Il fatto di ottenere microbi vivi e virus partendo da substrati diversi, comprese le preparazioni che fin qui erano state considerate sterili, conferma che i limiti della vita degli organismi, come i microbi vanno molto di là dei limiti stabili dalla scienza ai tempi di Pasteur che la classe medica e l’industria farmaceutica si ostinano a sostenere. Il fallimento di molte campagne vaccinali (i bambini nonostante il vaccino si ammalano lo stesso) ne è la prova clinica lampante! L’HIV fu ufficialmente “scoperto" nel 1983 all’Ist. Pasteur di Parigi dal Prof Luc Montagneir. Alcuni ricercatori hanno riflettuto sulla questione facendo sorprendenti scoperte, che li hanno condotti a dedurre che l’HIV fosse una pura invenzione di laboratorio, non la scoperta di un virus già esistente. L’AIDS è stato provocato deliberatamente da prove di vaccinazione contro l’Epatite B sugli omosessuali. L’epidemia d’AIDS in Africa e Sudamerica è la diretta conseguenza della vaccinazione di massa contro il vaiolo effettuata nei primi anni ottanta, Peter Duesberg, professore di biologia molecolare all’università Berkeley in California ha pubblicato un libro sull’argomento “Why we will never win the on AIDS”. Tutte le copie di questo libro sono state ritirate e distrutte per ordinanza della corte federale di New York il 29 Dicembre 1995.
Perché? Le malattie sono concepite come entità a sé stanti, e quelle causate da microrganismi come i virus e i batteri sono considerati come prove evidenti di ciò. Visto il successo della prima vaccinazione di massa, quella contro il vaiolo, e i progressi nel campo dell’immunologia e della biologia, si è pensato di combattere anche le altre malattie infettive facendo terra bruciata intorno agli agenti di queste malattie, privandoli del terreno sul quale si possono riprodurre, sviluppare. Il ragionamento non fa una grinza, se si ragiona solo in termini di malattie e non di persone: o meglio le persone sono considerate ma sempre come potenziali malati.
Quindi per evitare - proposito eccellente - un certo numero di complicanze e di decessi dovuti alle malattie perciò si propone la vaccinazione si introducano, già al terzo mese di vita, nell’organismo del bambino: virus, tossine, parti di DNA, proteine ed altre sostanze di cui si conosce solo l’effetto diretto di stimolazione della risposta anticorpale, ma non si sa nulla sui possibili effetti a lunga scadenza. Sebbene in astratto l’immunità dell’organismo contro certe malattie potrebbe aumentare per mezzo di un vaccino – che è quanto si desidererebbe – la pratica in realtà mostra che l’intero sistema difensivo può risultarne molto indebolito. Osserviamo, ad esempio, un gruppo di bambini apparentemente in buona salute, sviluppare dopo una vaccinazione tutta una serie di infezioni, oppure bambini in cui preesistenti disturbi si aggravano nettamente. Un sistema immunitario indebolito si manifesta spesso con raffreddori cronici, infezioni alle orecchie, bronchiti, mal di gola. L’indebolimento delle difese si potrebbe ascrivere a uno spostamento dal livello dell’immunità cellulare (legata all’attività dei globuli bianchi) al livello dell’immunità umorale (quella legata all’attività anticorpale):Una vaccinazione rinforza l’immunità umorale e indebolisce quella cellulare. Se ciò accade quando il bambino ha solo pochi mesi di vita e la sua immunità cellulare è in via di formazione, la conseguenza sarà una forte diminuzione del suo meccanismo naturale di difesa e una maggiore sensibilità a contrarre infezioni in genere. La maggior parte degli immunologi è dell’opinione che il sistema immunitario dell’organismo se viene spostato troppo dal livello cellulare al livello umorale diventa molto meno efficace e qualsiasi disturbo comincia ad assumere un carattere di cronicità: questo spiega il considerevole aumento della “allergie” nei bambini!
Sta di fatto che i vaccini sono agenti invasivi nel corpo umano. La storia della medicina dimostra che dopo l’utilizzo di un prodotto vaccinale su larga scala, per un periodo sufficientemente lungo, questo provoca danni a numerosi bambini e finisce per essere ritirato dal commercio. Quando la scienza e lo Stato “scoprono” questi effetti dannosi corrono ai ripari: non mettono ovviamente in discussione il principio della vaccinazione e della sua obbligatorietà e tantomeno i metodi di sperimentazione, controllo e distribuzione del prodotto, bensì organizzano una campagna pubblicitaria a sostegno del nuovo prodotto che immetteranno in commercio e ne decantano i sicuri benefici. Per questo motivo il pediatra - omeopata viene sempre più spesso consultato da quei genitori che si sono avvicinati all’omeopatia perché critici nei confronti della medicina tradizionale.
Non si può dire che esista un’opposizione preconcetta da parte dei pediatri omeopati - il concetto di vaccinazione è assimilabile al principio omeopatico del simile che cura il simile, inoltre è innegabile che questo tipo di intervento sanitario abbia contribuito efficacemente a eliminare o per lo meno a ridurre la morbosità di alcune gravi malattie. Le vaccinazioni sono una formidabile arma di prevenzione per le malattie infettive ed una delle grandi conquiste della medicina, hanno un unico difetto sono dei farmaci e vengono iniettati in lattanti a 3 mesi nuovamente a 4 mesi e ancora a 12 mesi. Ora per noi pediatri che abbiamo studiato l’omeopatia e che abbiamo fatto dell’aforisma ippocratico Primum non nocere cioè prima di tutto non nuocere, vuol dire che cerchiamo di usare i farmaci con molta oculatezza, nei casi di estrema necessità per non danneggiare il sistema immunitario dei bambini perché siamo convinti che il vero problema della salute (e i casi della mucca pazza e dell’uranio impoverito ce lo confermano) non è tanto quello di curare le malattie perfezionando sempre di più i mezzi d’intervento (farmacologici e non) bensì quello di arginarne lo sviluppo gestendo il proprio corpo in modo corretto assumendosi in prima persona la gestione della propria salute. Per questi motivi nonostante che da parte dei pediatri tradizionali, delle autorità sanitarie, degli organi di stampa, ci sia un coro unanime di inviti più o meno categorici a far fare ai bambini i vaccini sia obbligatori sia facoltativi, i dubbi e le perplessità sulle vaccinazioni non sono pochi. Anche perché, di solito, sono esposti solo quelli che sono i vantaggi delle vaccinazioni, e gli effetti “collaterali” presi in considerazione da parte della medicina ufficiale sono limitati a quelli direttamente e immediatamente connessi con la malattia contro la quale si vaccina. Non è proprio e solo così!
Nel Giugno del 1999 La FDA (Food and Drug Administration, USA) ha affermato che i bambini che ricevono dosi multiple dei vaccini contenentitiomersal (composto di mercurio) potrebbero essere esposti ad una quantità totale di mercurio che eccede i limiti federali. Il 1° luglio 1999, la FDA ha quindi inviato una lettera ai produttori di vaccini chiedendo la rimozione del tiomersal. Anche l’agenzia europea per la valutazione dei prodotti medicinali (E.N.E.A.) ha sollecitato le industrie farmaceutiche a mettere a punto un vaccino pediatrico senza tiomersal al più presto possibile.
In Italia, i nostri figli ricevono contemporaneamente (dal 1990 due vaccini), oggi, ben 3 vaccini che contengono mercurio, (antipolio iniettabile, Antiepatite B, Antidiftotetanica). Oltre questo i vaccini contengono quantità - seppur infinitesimali, ma farmacologicamente attive - di stabilizzanti (albumina umana = Prioni - che possono trasmettere il morbo della mucca pazza = vedi vaccino Morbillo, Parotite, Rosolia) o antibiotici (kanamicina e streptomicina) che spesso sono necessari per prevenire la crescita batterica e stabilizzare l’antigene. Inoltre i vaccini sono composti da sostanze chimiche chiamate adiuvanti, necessarie perché il vaccino provochi la risposta anticorpale, ma di cui non è chiaro il meccanismo d’azione, anche se è chiaro che senza adiuvanti i vaccini non funzionano (ottimo esempio di medicina scientifica?!). L’adiuvante più usato è l’alluminio, metallo che non possiamo dire proprio innocuo. In diversi casi si possono scatenare reazioni da ipersensibilità verso questi componenti, anche se il più delle volte è ben difficile capire quale sia il componente che ha scatenato la reazione nel ricevente.
Dice Robert Mendelson, eminente pediatra americano, “ la vaccinazione di massa è stata introdotta in modo tanto abile e rapido che quasi tutti i genitori credono che sia il miracolo che farà sparire molte malattie terrificanti del passato. Io stesso ho impiegato vaccini nei primi anni di pratica. Sono poi diventato un irriducibile oppositore della vaccinazione di massa a causa dei numerosi pericoli che ne conseguono. Il soggetto è così vasto e complesso che meriterebbe un libro intero; posso darvi soltanto la conclusione alla quale sono giunto: la vaccinazione di massa rappresenta, per la sua inutilità, la più grande minaccia per la salute dei bambini. “Da Pasteur in poi, le colture indebolite o morte d’agenti patogeni sono state considerate come la base dell’immunità; la credenza voleva che una malattia inoculata da un vaccino in forma debole provocasse nell’organismo la formazione d’anticorpi capaci di opporsi vittoriosamente alla forme attive di malattia. Ora accade che i lavori dello scienziato russo Bochian sul polimorfismo della materia vivente e sull’importanza del terreno riducano a zero quest’ipotesi ….. Bochian è riuscito a produrre partendo da vaccini uccisi, colture vive d’agenti patogeni. Il fatto di ottenere microbi vivi e virus partendo da substrati diversi, comprese le preparazioni che fin qui erano state considerate sterili, conferma che i limiti della vita degli organismi, come i microbi vanno molto di là dei limiti stabili dalla scienza ai tempi di Pasteur che la classe medica e l’industria farmaceutica si ostinano a sostenere. Il fallimento di molte campagne vaccinali (i bambini nonostante il vaccino si ammalano lo stesso) ne è la prova clinica lampante! L’HIV fu ufficialmente “scoperto" nel 1983 all’Ist. Pasteur di Parigi dal Prof Luc Montagneir. Alcuni ricercatori hanno riflettuto sulla questione facendo sorprendenti scoperte, che li hanno condotti a dedurre che l’HIV fosse una pura invenzione di laboratorio, non la scoperta di un virus già esistente. L’AIDS è stato provocato deliberatamente da prove di vaccinazione contro l’Epatite B sugli omosessuali. L’epidemia d’AIDS in Africa e Sudamerica è la diretta conseguenza della vaccinazione di massa contro il vaiolo effettuata nei primi anni ottanta, Peter Duesberg, professore di biologia molecolare all’università Berkeley in California ha pubblicato un libro sull’argomento “Why we will never win the on AIDS”. Tutte le copie di questo libro sono state ritirate e distrutte per ordinanza della corte federale di New York il 29 Dicembre 1995.
Gli effetti collaterali delle vaccinazioni
Vediamo quali sono questi effetti.
Reazioni locali: un’iniezione mal praticata può causare un ematoma o l’infiammazione di un nervo.
Reazioni allergiche: alle diverse componenti sopra illustrate dei vaccini.
Scatenamento della malattia: può accadere che la vaccinazione provochi la malattia per evitare la quale si è fatta la vaccinazione.
Scatenamento di malattie allergiche: recentemente è stata sottolineata la correlazione tra l’uso spregiudicato dei vaccini contro le comuni malattie infettive dell’infanzia e l’insorgenza di malattie allergiche.
Complicanze da vaccino: in alcuni casi si hanno complicanze neurologiche gravi (al ministero della Sanità ci sono giacenti 7.000 richieste d’indennizzo per danni neurologici gravi da vaccinazioni).
Spesso, immediatamente dopo la vaccinazione, i bambini hanno febbre, disturbi intestinali, inappetenza, alterazioni del tono dell’umore e del sonno etc… che possono essere di breve durata ma che possono anche persistere a lungo; non pochi casi giungono alla nostra osservazione in cui i genitori dicono “Da quando ha fatto la vaccinazione non è più lui". Per le USL o i medici pediatri tradizionali questi disturbi non esistono o non sono da mettere in correlazione con la vaccinazione, ma piuttosto con la dentizione o con altre motivazioni.
Eventuale rapporto con malattie cronico - degenerative e malattie neurologiche o miodistrofie: è nostra convinzione che esista una relazione fra malattie croniche degenerative e l’uso di certi vaccini. Purtroppo nessuna grande azienda del farmaco si prende la briga di fare studi in questo senso, perché la medicina ufficiale, lavora con il paraocchi e non vuole concepire una possibilità del genere. Poiché per essere socialmente efficaci le vaccinazioni devono essere anche economiche, lo Stato non fa fare accertamenti prima e dopo la vaccinazione che porterebbero a ridurre drasticamente queste “prevedibili perdite”.
Come concludere?
Soltanto i genitori sono responsabili della salute dei propri figli, e quindi la decisione di farli vaccinare spetta o dovrebbe spettare, visto che la legislazione italiana non è dello stesso parere mentre per fortuna quella Europea si, esclusivamente a loro.
I vaccini, anche se le comunicazioni dell’Asl possono far pensare il contrario, non sono obbligatori E NON SONO INDISPENSABILI PER ESSERE AMMESSI ALLA SCUOLA DELL’OBBLIGO. Grazie alla mobilitazione di numerosi comitati sorti spontaneamente sull’argomento i bambini non vaccinati sono ammessi a Scuola, dietro la presentazione di una dichiarazione d’esonero d’eventuali responsabilità per l’amministrazione scolastica. E questo nel giro di pochi anni, in cui prevarrà la libertà di scelta dettata dalle norme comunitarie sarà la regola!
Alcune Asl sono particolarmente pignole e aggressive sull’argomento non si limitano ad inviare avvisi e raccomandate con ricevuta di ritorno, ma mandano vigili o assistenti sanitarie per far pressione sui genitori, le associazioni che seguono il problema possono fornire il necessario sostegno in casi del genere: COMILVA e www.Vaccinetwork.it
Cosa fare
Il consiglio che posso darvi è di vaccinare solo contro il tetano i bambini che vivono in campagna e possono accidentalmente ferirsi quando cominciano a camminare, verso i 15 – 18 mesi, sapendo che il batterio del tetano, ilClostridium tetani, è un germe anaerobio (cioè non riesce a sopravvire in presenza d’ossigeno) per questo si dice di stare attenti alle ferite da punta che non possono essere facilmente disinfettate e altra particolarità vive solo dove vivono cavalli, quindi campagne dove il cavallo è utilizzato per il trasporto o l’aratura dei campi, scuderie, circoli ippici. Quindi per i bambini che vivono in città non fare nessun tipo di vaccino e se proprio si è decisi a vaccinare fare prima alcune indagini di laboratorio: 1) Emocromo, formula leucocitaria 2) Tipizzazione linfocitaria, dosaggio IgG e IgM 3) tipizzazione TISSUTALE HLA (A,B,C) HLA DR ,DQ. (laboratorio di tipizzazione tessutale e d’istocompatibilità) 4) Elettroforesi immunoglobuline
Questo per valutare i possibili rischi a cui va incontro il bambino a seguito della vaccinazione. Qui dovrei parlare del sistema HLA che ha fatto scoprire recentemente un legame genetico e predisposizionale verso particolari malattie o sindromi patologiche.
Dovrei dedicare altri capitoli all’argomento, anche perché é sconosciuto alla maggior parte dei pediatri, qui posso solo accennare che gli antigeni del sistema HLA si ritrovano sulle cellule di tutti gli organi, ad eccezione del globulo rosso maturo non nucleato dell’uomo. La sintesi di questi markers immunogenetici si effettua in seno al complesso d’istocompatibilità situato, nell’uomo, sul braccio corto del cromosoma 6. I geni del sistema HLA sono suddivisi in quattro gruppi: A, B, C, D. Si è visto che alcuni markers HLA sono predittivi per malattie quali: celiachia (negli ultimi anni i malati di celiachia hanno raggiunto i due milioni con un aumento esponenziale dal momento in cui si sono stabilite le vaccinazioni dell’obbligo), psoriasi, reumatismi, sclerosi a placche, miastenia,diabete, morbo di Basedow ed altre.Tutte malattie che possono essere scatenate e slatentizzare, per i motivi che ho sopra esposto, dai vaccini.
Con l’amico Massimo Montinari, del Policlinico di Bari, abbiamo costituito un gruppo di studio sull’argomento dove sono impegnati diversi medici da immunologi a virologi a pediatri, questo gruppo di studio ha raccolto, sotto il coordinamento di Montinari, più di milleduecento casi di bambini che hanno subito danni, ben documentati immunologicamente, da vaccinazione. Danni del tipo di quelli sopra riportati, a cui si devono aggiungere numerosi casi di deficit psichici e neurosensoriali insorti dopo la somministrazione dei vaccini, presso il Ministero della Salute sono aperte più di settemila richieste d’indennizzo per danni provocati dalle vaccinazioni di legge.
Questo è sicuramente un argomento che mi troverà molto impegnato nel mio futuro di medico, non posso ammettere che un bambino nato sano possa ammalarsi a seguito di una vaccinazione e rimanerne condizionato per il resto della sua vita. Occorre una grande mobilitazione di massa e l’impiego di grandi risorse per ridurre la tossicità dei vaccini.
Le vaccinazioni omeopatiche
Da qualche parte si parla di vaccinazioni “omeopatiche", ovvero della somministrazione a scopo preventivo di preparazioni potenziate degli agenti delle varie malattie: poiché per questo tipo di trattamento non esistono neppure quelle statistiche che sostengono l’uso dei vaccini convenzionali, è mia opinione che sia il caso di sospendere ogni giudizio. Le medesime considerazioni vanno fatte per quanto riguarda la somministrazione di rimedi omeopatici come Thuya, Sulfur, Silicea, prima e dopo la vaccinazione, per evitarne gli effetti collaterali e le complicanze. L’uso di questi due rimedi fu introdotto per contrastare gli effetti della vaccinazione antivaiolosa; usarli per complicanze provocate da altri vaccini è pertanto improprio.
Reazioni locali: un’iniezione mal praticata può causare un ematoma o l’infiammazione di un nervo.
Reazioni allergiche: alle diverse componenti sopra illustrate dei vaccini.
Scatenamento della malattia: può accadere che la vaccinazione provochi la malattia per evitare la quale si è fatta la vaccinazione.
Scatenamento di malattie allergiche: recentemente è stata sottolineata la correlazione tra l’uso spregiudicato dei vaccini contro le comuni malattie infettive dell’infanzia e l’insorgenza di malattie allergiche.
Complicanze da vaccino: in alcuni casi si hanno complicanze neurologiche gravi (al ministero della Sanità ci sono giacenti 7.000 richieste d’indennizzo per danni neurologici gravi da vaccinazioni).
Spesso, immediatamente dopo la vaccinazione, i bambini hanno febbre, disturbi intestinali, inappetenza, alterazioni del tono dell’umore e del sonno etc… che possono essere di breve durata ma che possono anche persistere a lungo; non pochi casi giungono alla nostra osservazione in cui i genitori dicono “Da quando ha fatto la vaccinazione non è più lui". Per le USL o i medici pediatri tradizionali questi disturbi non esistono o non sono da mettere in correlazione con la vaccinazione, ma piuttosto con la dentizione o con altre motivazioni.
Eventuale rapporto con malattie cronico - degenerative e malattie neurologiche o miodistrofie: è nostra convinzione che esista una relazione fra malattie croniche degenerative e l’uso di certi vaccini. Purtroppo nessuna grande azienda del farmaco si prende la briga di fare studi in questo senso, perché la medicina ufficiale, lavora con il paraocchi e non vuole concepire una possibilità del genere. Poiché per essere socialmente efficaci le vaccinazioni devono essere anche economiche, lo Stato non fa fare accertamenti prima e dopo la vaccinazione che porterebbero a ridurre drasticamente queste “prevedibili perdite”.
Come concludere?
Soltanto i genitori sono responsabili della salute dei propri figli, e quindi la decisione di farli vaccinare spetta o dovrebbe spettare, visto che la legislazione italiana non è dello stesso parere mentre per fortuna quella Europea si, esclusivamente a loro.
I vaccini, anche se le comunicazioni dell’Asl possono far pensare il contrario, non sono obbligatori E NON SONO INDISPENSABILI PER ESSERE AMMESSI ALLA SCUOLA DELL’OBBLIGO. Grazie alla mobilitazione di numerosi comitati sorti spontaneamente sull’argomento i bambini non vaccinati sono ammessi a Scuola, dietro la presentazione di una dichiarazione d’esonero d’eventuali responsabilità per l’amministrazione scolastica. E questo nel giro di pochi anni, in cui prevarrà la libertà di scelta dettata dalle norme comunitarie sarà la regola!
Alcune Asl sono particolarmente pignole e aggressive sull’argomento non si limitano ad inviare avvisi e raccomandate con ricevuta di ritorno, ma mandano vigili o assistenti sanitarie per far pressione sui genitori, le associazioni che seguono il problema possono fornire il necessario sostegno in casi del genere: COMILVA e www.Vaccinetwork.it
Cosa fare
Il consiglio che posso darvi è di vaccinare solo contro il tetano i bambini che vivono in campagna e possono accidentalmente ferirsi quando cominciano a camminare, verso i 15 – 18 mesi, sapendo che il batterio del tetano, ilClostridium tetani, è un germe anaerobio (cioè non riesce a sopravvire in presenza d’ossigeno) per questo si dice di stare attenti alle ferite da punta che non possono essere facilmente disinfettate e altra particolarità vive solo dove vivono cavalli, quindi campagne dove il cavallo è utilizzato per il trasporto o l’aratura dei campi, scuderie, circoli ippici. Quindi per i bambini che vivono in città non fare nessun tipo di vaccino e se proprio si è decisi a vaccinare fare prima alcune indagini di laboratorio: 1) Emocromo, formula leucocitaria 2) Tipizzazione linfocitaria, dosaggio IgG e IgM 3) tipizzazione TISSUTALE HLA (A,B,C) HLA DR ,DQ. (laboratorio di tipizzazione tessutale e d’istocompatibilità) 4) Elettroforesi immunoglobuline
Questo per valutare i possibili rischi a cui va incontro il bambino a seguito della vaccinazione. Qui dovrei parlare del sistema HLA che ha fatto scoprire recentemente un legame genetico e predisposizionale verso particolari malattie o sindromi patologiche.
Dovrei dedicare altri capitoli all’argomento, anche perché é sconosciuto alla maggior parte dei pediatri, qui posso solo accennare che gli antigeni del sistema HLA si ritrovano sulle cellule di tutti gli organi, ad eccezione del globulo rosso maturo non nucleato dell’uomo. La sintesi di questi markers immunogenetici si effettua in seno al complesso d’istocompatibilità situato, nell’uomo, sul braccio corto del cromosoma 6. I geni del sistema HLA sono suddivisi in quattro gruppi: A, B, C, D. Si è visto che alcuni markers HLA sono predittivi per malattie quali: celiachia (negli ultimi anni i malati di celiachia hanno raggiunto i due milioni con un aumento esponenziale dal momento in cui si sono stabilite le vaccinazioni dell’obbligo), psoriasi, reumatismi, sclerosi a placche, miastenia,diabete, morbo di Basedow ed altre.Tutte malattie che possono essere scatenate e slatentizzare, per i motivi che ho sopra esposto, dai vaccini.
Con l’amico Massimo Montinari, del Policlinico di Bari, abbiamo costituito un gruppo di studio sull’argomento dove sono impegnati diversi medici da immunologi a virologi a pediatri, questo gruppo di studio ha raccolto, sotto il coordinamento di Montinari, più di milleduecento casi di bambini che hanno subito danni, ben documentati immunologicamente, da vaccinazione. Danni del tipo di quelli sopra riportati, a cui si devono aggiungere numerosi casi di deficit psichici e neurosensoriali insorti dopo la somministrazione dei vaccini, presso il Ministero della Salute sono aperte più di settemila richieste d’indennizzo per danni provocati dalle vaccinazioni di legge.
Questo è sicuramente un argomento che mi troverà molto impegnato nel mio futuro di medico, non posso ammettere che un bambino nato sano possa ammalarsi a seguito di una vaccinazione e rimanerne condizionato per il resto della sua vita. Occorre una grande mobilitazione di massa e l’impiego di grandi risorse per ridurre la tossicità dei vaccini.
Le vaccinazioni omeopatiche
Da qualche parte si parla di vaccinazioni “omeopatiche", ovvero della somministrazione a scopo preventivo di preparazioni potenziate degli agenti delle varie malattie: poiché per questo tipo di trattamento non esistono neppure quelle statistiche che sostengono l’uso dei vaccini convenzionali, è mia opinione che sia il caso di sospendere ogni giudizio. Le medesime considerazioni vanno fatte per quanto riguarda la somministrazione di rimedi omeopatici come Thuya, Sulfur, Silicea, prima e dopo la vaccinazione, per evitarne gli effetti collaterali e le complicanze. L’uso di questi due rimedi fu introdotto per contrastare gli effetti della vaccinazione antivaiolosa; usarli per complicanze provocate da altri vaccini è pertanto improprio.
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