Sintesi del foglietto illustrativo di 039487020 - XANTRAZOL*14CPR GASTR 20MG 
Denominazione 
XANTRAZOL 20 MG COMPRESSE GASTRORESISTENTI 
Categoria farmacoterapeutica 
Inibitori di pompa protonica. 
Principi attivi 
Ogni compressa gastroresistente contiene 20,6 mg di 
omeprazolo sale di magnesio corrispondente a 20 mg di omeprazolo. 
Eccipienti 
Cellulosa microcristallina, glicerolo monostearato 40-55, 
idrossipropilcellulosa, ipromellosa, macrogol 6000, magnesio stearato, 
copolimero dell'acido metacrilico-etil acrilato (1:1) dispersione al 30%, 
polisorbato 80, crospovidone (Tipo A), idrossido di sodio (per la regolazione 
del pH), sodio stearil fumarato, sfere di zucchero (contenenti saccarosio e 
amido di mais), paraffina sintetica, talco, trietile citrato, ossido di ferro 
bruno rossastro(E172), titanio diossido (E171). 
Indicazioni 
Trattamento dei sintomi da reflusso negli adulti. 
Controindicazioni/eff.secondar 
Ipersensibilita' all'omeprazolo, ai 
sostituti benzimidazoli o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Omeprazolo, come 
gli altri inibitori della pompa protonica, non deve essere somministrato in 
concomitanza al nelfinavir. 
Posologia 
Adulti: 20 mg, una volta al giorno, per 14 giorni. Potrebbe 
essere necessario assumere le compresse per 2-3 giorni consecutivi per avere un 
miglioramento dei sintomi. La maggior parte dei pazienti ha una completa 
risoluzione della pirosi entro 7 giorni. Una volta che e' stata raggiunta una 
completa risoluzione dei sintomi, il trattamento deve essere interrotto. Nei 
pazienti con compromissione della funzionalita' renale non e' necessario un 
aggiustamento del dosaggio. I pazienti con compromissione della funzionalita' 
epatica devono assumere il farmaci sotto sorveglianza. Nei pazienti anziani non 
e' necessario un aggiustamento del dosaggio. Si raccomanda di prendere le 
compresse al mattino, preferibilmente a digiuno, ingerite intere con mezzo 
bicchiere d'acqua. Le compresse non devono essere masticate o frantumate. 
Pazienti con difficolta' di deglutizione: rompere la compressa e disperderla in 
un cucchiaio di acqua non gasata o, se si preferisce, mescolarla con succo di 
frutta o purea di mele. La dispersione deve essere ingerita immediatamente (o 
entro 30 minuti). La dispersione deve essere mescolata prima di berla. 
Risciacquare il fondo con mezzo bicchiere d'acqua. Non usare latte o acqua 
gasata. I granuli gastroresistenti non devono essere masticati. 
Conservazione 
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. 
Conservare nella confezione originale, per proteggere il medicinale 
dall'umidita'. 
Avvertenze 
In presenza di sintomi d' allarme e quando si sospetta o e' 
confermata la presenza di un'ulcera gastrica, la natura maligna dell'ulcera deve 
essere esclusa in quanto la risposta sintomatica alla terapia potrebbe alleviare 
i sintomi e ritardare una corretta diagnosi. La co-somministrazione di 
atazanavir e inibitori di pompa protonica non e' raccomandata. Se l'associazione 
di atazanavir e inibitore di pompa protonica e' giudicata inevitabile, si 
raccomanda uno stretto monitoraggio clinico in associazione a un aumento della 
dose di atazanavir a 400 mg con 100 mg di ritonavir; la dose di omeprazolo non 
deve superare i 20 mg. Omeprazolo e' un inibitore del CYP2C19. All'inizio o alla 
fine del trattamento con omeprazolo deve essere considerata la potenziale 
interazione con farmaci metabolizzati dal CYP2C19. E' stata osservata 
un'interazione tra clopidogrel e omeprazolo. A titolo precauzionale, deve essere 
scoraggiato l'uso concomitante di clopidogrel e omeprazolo. Le compresse 
contengono saccarosio. Il trattamento con inibitori di pompa protonica puo' 
causare un leggero aumento del rischio di infezioni gastrointestinali da 
Salmonella e Campylobacter. I pazienti devono essere avvisati di consultare un 
medico nel caso in cui: abbiano avuto precedente ulcera gastrica o abbiano 
subito interventi chirurgici gastro-intestinali; siano in trattamento 
sintomatico continuo per dispepsia o pirosi da 4 o piu' settimane; abbiano 
ittero o siano affetti da epatopatia grave; abbiano un'eta' superiore a 55 anni 
e i loro sintomi siano nuovi o siano recentemente cambiati. I pazienti non 
devono assumere omeprazolo come trattamento di prevenzione. 
Interazioni 
>>Effetti dell'omeprazolo sulla farmacocinetica di 
altri principi attivi. L'assorbimento di principi attivi dipendente dal pH 
gastrico puo' essere aumentato o ridotto dalla diminuita acidita' intragastrica 
durante il trattamento con omeprazolo. I livelli plasmatici di nelfinavir e 
atazanavir diminuiscono in caso di co-somministrazione di omeprazolo. La 
co-somministrazione di omeprazolo e nelfinavir e' controindicata. La 
co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) ha ridotto 
l'esposizione media di nelfinavi e ha ridotto l'esposizione media del metabolita 
farmacologicamente attivo M8. L'interazione puo' anche coinvolgere l'inibizione 
del CYP2C19. La co-somministrazione di omeprazolo e atazanavir non e' 
raccomandata. La co-somministrazione di omeprazolo (40 mg una volta al giorno) e 
atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg in volontari sani ha determinato una 
riduzione dell'esposizione di atazanavir. L'aumento della dose di atazanavir a 
400 mg non ha compensato l'impatto di omeprazolo sull'esposizione di atazanavir. 
La co-somministrazione di omeprazolo (20 mg una volta al giorno) e atazanavir 
400 mg/ritonavir 100 mg ha determinato una riduzione di circa il 30% 
dell'esposizione di atazanavir rispetto ad atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg 
una volta al giorno. Il trattamento concomitante con omeprazolo (20 mg/die) e 
digossina ha portato ad un aumento della biodisponibilita' della digossina. La 
tossicita' della digossina e' stata raramente riportata. Si raccomanda cautela 
nell'utilizzo di alti dosaggi di omeprazolo in pazienti anziani. Pertanto il 
monitoraggio terapeutico della digossina dovrebbe essere aumentato. Clopidogrel 
(dose di carico 300 mg seguita da 75 mg/die) e' stato somministrato per 5 giorni 
in monoterapia e con omeprazolo (80 mg somministrati insieme a clopidogrel). 
L'esposizione al metabolita attivo di clopidogrel e' diminuita quando 
clopidogrel e omeprazolo sono stati co-somministrati. Quando clopidogrel e 
omeprazolo sono stati co-somministrati si e' avuta una diminuzione 
dell'inibizione media dell'aggregazione piastrinica. La somministrazione di 
clopidogrel e omeprazolo in tempi differenti non previene la loro interazione, 
che sembra guidata dall'azione inibitrice di omeprazolo sul CYP2C19. Sono stati 
riportati dati inconsistenti sulle implicazioni cliniche di questa interazione 
farmacocinetica/farmacodinamica in termini di aumentati eventi cardiovascolari 
maggiori. L'assorbimento di posaconazolo, erlotinib, ketoconazolo e itraconazolo 
e' significativamente ridotto e pertanto l'efficacia clinica puo' essere 
compromessa. L'uso concomitante di posaconazolo ed erlotinib deve essere 
evitato. Omeprazolo e' un moderato inibitore del suo principale enzima 
metabolizzante, il CYP2C19. Pertanto, il metabolismo di principi attivi 
concomitanti metabolizzati anch'essi dal CYP2C19 puo' essere diminuito e 
l'esposizione a queste sostanze a livello sistemico aumentata. Omeprazolo, 
somministrato alla dose di 40 mg, ha aumentato la Cmax e l'AUC di cilostazolo. 
Si raccomanda un monitoraggio della concentrazione plasmatica di fenitoina 
durante le prime due settimane dopo l'inizio del trattamento con omeprazolo e, 
se si rende necessario un aggiustamento della dose di fenitoina, si raccomanda 
il monitoraggio e un ulteriore aggiustamento della dose quando si termina il 
trattamento con omeprazolo. La co-somministrazione di omeprazolo e 
saquinavir/ritonavir ha determinato un aumento dei livelli plasmatici di 
saquinavir con una buona tollerabilita' in pazienti HIV-positivi. E' stato 
riportato che la co-somministrazione di omeprazolo aumenta i livelli sierici di 
tacrolimus. E' necessario aumentare il monitoraggio delle concentrazioni di 
tacrolimus e della funzionalita' renale e, se necessario, il dosaggio di 
tacrolimus deve essere aggiustato. >>Influenza di altri principi attivi 
sulla farmacocinetica di omeprazolo. Poiche' omeprazolo e' metabolizzato dal 
CYP2C19 e dal CYP3A4, i principi attivi inibitori del CYP2C19 o del CYP3A4 
possono aumentare i livelli sierici di omeprazolo, diminuendone la velocita' di 
metabolizzazione. La co-somministrazione di voriconazolo determina 
un'esposizione piu' che raddoppiata ad omeprazolo. Poiche' la somministrazione 
di dosi elevate di omeprazolo e' stata ben tollerata, non e' generalmente 
necessario alcun aggiustamento della dose di omeprazolo. Tuttavia, 
l'aggiustamento della dose deve essere preso in considerazione nei pazienti con 
grave compromissione della funzionalita' epatica e nel caso di trattamento a 
lungo termine. Principi attivi induttori del CYP2C19 o del CYP3A4 o di entrambi 
possono determinare una diminuzione dei livelli sierici di omeprazolo, 
aumentando il metabolismo di omeprazolo. 
Effetti indesiderati 
Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro (da 
>= 1/10000 a < 1/1000): leucopenia, trombocitopenia; molto raro (< 
1/10000): agranulocitosi, pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: 
reazioni di ipersensibilita', ad es. febbre, angioedema e reazione/shock 
anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: iponatremia; 
molto raro: ipomagnesiemia. Disturbi psichiatrici. Non comune (da >= 1/1000 a 
< 1/100): insonnia; raro: agitazione, confusione, depressione; molto raro: 
aggressivita', allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune (da >= 
1/100 a < 1/10): cefalea; non comune: capogiri, parestesia, sonnolenza; raro: 
alterazioni del gusto. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata. Patologie 
dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Patologie respiratorie, 
toraciche e mediastiniche. Raro: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. 
Comune: dolore addominale, stipsi, diarrea, flatulenza, nausea/vomito; raro: 
secchezza delle fauci, stomatite, candidosi gastrointestinale. Patologie 
epatobiliari. Non comune: innalzamento dei valori degli enzimi epatici; raro: 
epatite con o senza ittero; molto raro: insufficienza epatica, encefalopatia nei 
pazienti con patologia epatica preesistente. Patologie della cute e del tessuto 
sottocutaneo. Non comune: dermatite, prurito, eruzione cutanea, orticaria; raro: 
alopecia, fotosensibilizzazione; molto raro: eritema multiforme, Sindrome di 
Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (TEN). Patologie del sistema 
muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: artralgia, mialgia; molto 
raro: debolezza muscolare. Patologie renali e urinarie. Raro: nefrite 
interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto 
raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di 
somministrazione. Non comune: malessere, edema periferico; raro: aumento della 
sudorazione. 
Gravidanza e allattamento 
I risultati di tre studi epidemiologici 
prospettici indicano assenza di effetti indesiderati di omeprazolo sulla 
gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Omeprazolo puo' essere usato durante 
la gravidanza. Omeprazolo e' escreto nel latte materno ma e' improbabile che 
possa avere effetti sul lattante quando somministrato in dosi terapeutiche.
 
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