Alzi la mano chi ha detto che i macchinari da laboratorio debbano essere essenzialmente funzionali. Non è della stessa idea la Fluidigm, azienda con base a San Francisco che ha ideato un nuovo tester del DNA in collaborazione con il designer Yves Behar, il risutato si chiama Juno (Giunone) ed è un terminale di altissima qualità capace di effettuare un test approfondito in pochi passi.
Il nuovo sistema integrato in questo macchinario permette l'estrazione del DNA partendo da un piccolissimo campione. A Juno servono infatti soltanto 5.5 nanogrammi di DNA per poterlo pre amplificare, rendendo più facile la lettura dei genomi. In un solo step viene testato il campione con precisione accurata, producendo risultati nel giro di sole tre ore anzichè le canoniche cinque. Servono delle ovvie competenze tecniche per poter utilizzarlo, ma l'intero processo è stato semplificato al massimo e gestibile tramite la semplice interfaccia touch screen integrata nel macchinario.
Non abbiamo idea di quanto Juno possa costare, ma non è questo il punto, il progresso e la ricerca avanzano e devono farlo di pari passo con gli strumenti a disposizione. Medici e ricercatori potranno adesso ridurre i tempi di elaborazione ed avere un 'pezzo di design' in laboratorio. Questo il nuovo motto della Fluidigm, che si è affidata a Behar e alla sua Fuseproject (adesso in gran parte posseduta dai cinesi della BlueFocus) per avere anche unnuovo sito web e logo. Nel campo scientifico si guarda alla sostanza, da adesso anche alla forma.
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